Central Monitoring Services 24/7

Central Monitoring Services 24/7

Panopticon osserva, analizza e agisce di conseguenza.

Pulsa come il cuore di un organismo. E, in risposta agli stimoli dell’ambiente esterno, comunica: con l’utenza, con la città, con il mondo.
Vive con e per il territorio: Panopticon è inserito nel sociale.
L’informazione è attiva e interattiva, disponibile in ogni luogo.
La mutazione del  concetto spazio-tempo è qui percepita senza mediazioni: Panopticon ha maturato l’inedita capacità di funzionare come in un tutto, in tempo reale e su scena planetaria, spingendosi verso l’immediatezza assoluta.
A Panopticon, il dentro e il fuori vivono in simbiosi, uniti dalla trasparenza che accoglie la luce naturale e restituisce energia.
A Panopticon gli occhi non trovano ostacoli e spazzano, entusiasti, il locale e il globale intorno.
A Panopticon il pensiero è di casa e permea, efficace, ogni attività.
E’ nato un nuovo universo, un universo che ha almeno due direzioni: un universo di/verso.
Che declina con ambizione il profilo storico della città. Una città che si apre, meravigliosamente a est, con il rosone della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e che si chiude, in punta di piedi a ovest, con l’occhio di Panopticon.
Per chiudere il cerchio. Per proteggere.
Per realizzare il sogno di qualcuno che renda più sicura la vita delle persone, che sorvegli i loro beni e che controlli la tutela dell’ambiente e del territorio in cui vivono.
Qualcuno che osservi tutto e che non dorma mai.
Per portare sempre con sé uno sguardo al passato e uno verso il futuro.
In una specie di poetico glocal loop.

Manuela Ardingo

“La nascita della società in rete nell’Età dell’informazione sarà il punto di partenza per l’analisi della complessità della nuova economia, società e cultura”.

Manuel Castells

La nascita della società in rete nell’Età dell’informazione sarà il punto di partenza per l’analisi della complessità della nuova economia, società e cultura”

Manuel Castells